GSK

Le 5 regole d’oro per tenersi in forma

Da tempo si moltiplicano gli studi che dimostrano come l’attività fisica sia benefica per i pazienti oncologici.56-57 Se da un lato è ormai evidente che il movimento è fondamentale nella prevenzione dei tumori, dall’altro praticare sport e attività motorie commisurate al proprio stato di salute è decisivo anche dopo la diagnosi. In questo caso ha lo scopo di potenziare l’effetto delle terapie e ridurre il rischio di recidive. Inoltre l’esercizio motorio è efficace anche per controllare l’impatto psicologico della malattia e dei suoi trattamenti, infondendo serenità e riducendo il carico di ansia.

Benefici per il corpo e per la mente Tutto ciò vale ovviamente anche per il mieloma multiplo, patologia con la quale il paziente si trova a dover convivere in un contesto di cronicità: uno studio uscito sul British Medical Journal Supportive and Palliative Care ha dimostrato ad esempio che i pazienti affetti da mieloma multiplo che svolgono attività fisica regolare mostrano un migliore stato di salute generale e avvertono meno fatica. I ricercatori hanno rilevato inoltre che i pazienti fisicamente attivi riportano meno effetti collaterali a seguito delle terapie rispetto ai pazienti non attivi.57Ecco allora cinque semplici consigli per ottenere il meglio dall’attività fisica.

1. Camminiamo!

La camminata è una delle attività più semplici ma efficaci. L’importante è non esagerare, così da evitare il sovraccarico a ossa e articolazioni. In generale sarà l’oncologo a dirci quanto possiamo camminare: sicuramente però 5mila passi giornalieri (li possiamo contare con una delle numerose app per smartphone) sono un buon traguardo. I vantaggi? Le contrazioni muscolari durante la camminata producono stimoli che modificano la densità dei minerali all’interno delle ossa rinforzando lo scheletro indebolito dalla malattia stessa. Inoltre, numerose ricerche hanno dimostrato che camminare con regolarità ha anche un ottimo effetto antidepressivo stimolando la produzione di endorfine.

2. Con la dovuta calma

Il paziente oncologico è un paziente fragile, anche a causa delle terapie che sta seguendo. Pertanto ogni tipo di attività fisica dovrà essere valutato insieme all’oncologo e condotto con gradualità e dolcezza. Tra le attività da preferire, specie quando si è all’inizio, ci sono quelle più delicate come la ginnastica dolce oppure il pilates. Sempre in ottica di gradualità, ricordiamoci che occorre dedicarci al movimento solo quando stiamo bene e senza imposizioni. Qualora dovessero comparire dolori muscolari o alle ossa, fermiamoci. E ricordiamo il riscaldamento, prima di iniziare.

3. Yoga, meditazione e mindfulness

Lo yoga è un’ottima scelta per chi è affetto da mieloma multiplo: oltre a essere un’attività fisica dolce ed efficace, consente anche di trovare un equilibrio psichico fondamentale per affrontare la malattia grazie al controllo delle emozioni negative. Peraltro si tratta di un’attività che, compatibilmente con le condizioni di salute generale, può essere svolta a tutte le età.55 A questo stesso scopo sono utilissimi anche i corsi di rilassamento, di biofeedback e respirazione guidata, oppure il training autogeno, la mindfulness e la meditazione: in tutte queste attività ai benefici psichici si affiancano anche quelli fisici. Tutte queste tecniche impongono infatti una mobilitazione del corpo utile in presenza di malattie oncologiche.53,54

4. Evitiamo le comodità

È un semplice consiglio, ma sempre utile: fare attività fisica significa anche evitare le “scorciatoie”. Se le nostre condizioni lo consentono, facciamo le scale invece di prendere l’ascensore. Oppure evitiamo l’auto quando possiamo andare a piedi. Spesso, infatti, le troppe comodità quotidiane ci impigriscono. In fondo quando ci rendiamo conto di aver fatto qualche sforzo in più senza grosse difficoltà, anche l’umore trae giovamento.

5. Palestra

Gli esercizi di potenziamento muscolare con macchine non sono preclusi ai pazienti con mieloma multiplo. Ricordiamo infatti che lo sviluppo del tono muscolare favorisce il mantenimento del corretto peso corporeo, riducendo le complicanze metaboliche. Inoltre gli esercizi mirati allo sviluppo della forza muscolare aiutano a irrobustire le ossa. Anche in questo caso, però, discutiamo con l’oncologo circa la nostra intenzione di iscriverci in palestra. E poi un aspetto importantissimo: assicuriamoci di essere seguiti da istruttori qualificati, che dovremo da subito mettere al corrente della nostra patologia.